was successfully added to your cart.

Carrello

A.Co.I. News

Guardarsi negli occhi… attraverso il Coaching

Quante “chiacchiere inutili”; quante volte l’incontro con una persona, a volte atteso e ricercato, diventa poi un’occasione persa, un’opportunità mancata. Tempo perso.

C’eravamo dati appuntamenti per approfondire quel tema, quel problema, quel progetto che da qualche tempo occupava le nostre ore e le nostre menti, ma non stavamo aggiungendo nessun passo avanti né alla nostra relazione, né alla situazione della quale stavamo parlando. Ad un certo punto abbiamo capito che avremmo dovuto fare un salto nel buio, avremmo dovuto fidarci reciprocamente e allora ci siamo detti: “guardiamoci negli occhi”. Solo in quel momento abbiamo deciso che avremmo dovuto abbandonare giudizi e frasi fatte per scavare nei nostri pensieri, nelle esperienze passate, nelle nostre emozioni e andare alla ricerca di una nuova via, di una nuova speranza.

Guardarsi negli occhi vuol dire guardarsi in faccia, stare l’uno di fronte all’altro, non nascondersi e non nascondere le proprie emozioni. Come fare a guardarsi negli occhi e cercare contemporaneamente di dire una bugia, di nascondere una ferita, di smorzare una grande gioia. Sappiamo quanto il nostro corpo sia capace di parlare più della bocca e nel corpo gli occhi hanno un ruolo fondamentale. Quante volte abbiamo visto un amico “sorridere con gli occhi” e forse era un sorriso più vero e sincero di quello espresso, altre volte, in modo eccessivamente sonoro, con una risata.

Ma “guardarsi negli occhi” significa anche guardare dentro la persona che ho davanti, stare l’uno nell’altro, aprirsi a un’esperienza di relazione piena, vera e, per questo, importante. Diventa difficile barare, con gli altri e con se stessi; quasi impossibile far dire agli occhi quello che il cuore non prova.

Platone diceva: “Fa che il mio uomo interiore sia bello e che tutte le cose esterne che ho siano amiche di quelle interne”.

Essere disponibili a guardarsi negli occhi allora significa essere disposti a fare un viaggio in chi abbiamo di fronte e in noi stessi e a lasciarsi percorrere dall’altro. Dobbiamo decidere se lo vogliamo, ma quando siamo partiti sarà difficile tornare indietro.

Il Coach, nell’instaurare una relazione di Coaching con il proprio cliente, non può esimersi dal guardarlo negli occhi, dopo essersi guardato dentro di sé e dopo aver dato disponibilità a percorrere un viaggio assieme. Lui stesso deciderà fino a che punto lascerà che il cliente lo guardi negli occhi, ma di certo non potrà fare a meno anche lui di parlare con gli occhi e di lasciare che il suo corpo parli del suo essere. Non potrà esprimere ciò che non prova realmente.

Il Coach si metterà a fianco del cliente e lo accoglierà, lo ascolterà, dovrà dargli fiducia senza giudicare, dovrà accompagnarlo. Il Coach non si mette al posto del cliente, ma “vive con lui” il suo problema, il suo obiettivo; dovrà avere la capacità di stare anche dentro, di andare oltre, di vivere per il cliente, di sentire con il suo cuore, di lasciare da parte i propri pensieri e i propri giudizi per volere il bene dell’altro. Farà il tifo per lui. In tal modo costruirà le condizioni, preparerà il terreno, allenerà il cliente perché raggiunga una maggiore consapevolezza e possa aumentare la propria responsabilità.

Ognuno di noi ha provato queste sensazioni. Per questo può essere importante farsi accompagnare da un Coach e approfondire le tematiche legate al Coaching che può aiutare chiunque nelle normali relazioni quotidiane. Che si stia al lavoro, in famiglia, tra amici, nella società…

…imparare a guardarsi negli occhi può fare la differenza: per noi, per l’altro e per ogni relazione.


Modifica Preferenze Cookie